Articoli marcati con tag ‘vegetariani’

caglio vegetale e formaggio- 1)il formaggio- cenni storici

caglio vegetale

Ci scusiamo con quanti ci hanno seguito in questi mesi. Abbiamo avuto molti progetti da seguire, e il blog ne ha risentito.
Ma torniamo con una serie di post molto interessanti, dedicati al caglio vegetale, alla sua origine, al formaggio, alla preparazione e anche alla sua storia.Quindi mettetevi comodi e iniziate la lettura. Un augurio di Buona Pasqua a tutti voi.

Il formaggio è uno dei derivati fondamentali del latte, alimento prezioso che le popolazioni primitive si ritrovarono a dover conservare. La storia del formaggio segue un percorso parallelo a quello della civiltà dell’uomo e di conseguenza ha sempre rappresentato un’importante fonte alimentare per la cultura di ciascun popolo, infatti rappresenta un passo fondamentale nella continua lotta per la sopravvivenza umana. Ha origini antichissime nel bacino del Mediterraneo, in nord Africa e in Asia minore, infatti le prime testimonianze risalgono al III millennio a.C..
L’arte di produrre formaggio è andata sempre più migliorando e affermandosi fra gli antichi Greci e gli antichi Romani. In epoca romana fu introdotto l’uso del latte vaccino, fino ad allora poco utilizzato; infatti era consumato quasi esclusivamente il latte caprino e ovino e gli agenti coagulanti erano rappresentati da estratti di origine animale e vegetale come cardo e fico (Cabras, 2004). Leggi il resto di questo articolo »

Fattorie Fiandino su La mia cucina vegetariana

La mia cucina vegetariana- Ricetta novembre 2010

Un estratto da La mia cucina Vegetariana di Novembre, ricetta di Sandra Salerno- foodblog Un tocco di zenzero

Rigatini di farro Felicetti con crema di topinambur e toma Pichin

Rigatini Selezioni Monograno con salsiccia e crema di topinambur

Da questo mese iniziamo la pubblicazione di alcune ricette tratte dal foodblog Un tocco di zenzero, di Sandra Salerno, dove vengono utilizzati i formaggi a caglio vegetale Kinara ™ delle Fattorie Fiandino

ricetta per due persone, dose abbondante
rigatini di farro grammi 250
topinambur grammi 300
toma Pichin Fattorie Fiandino grammi 50
olio e.v.di oliva moraiolo due cucchiai+per oliare le cocotte di terracotta
pangrattato due cucchiai
sale&pepe
anice stellato 1

mondate, pelate e lessate i topinambur in acqua bollente, leggermente salata, con l’anice stellato. Scolateli, e frullateli con un cucchiaio di olio e un pizzico di sale se necessario. A parte portate a ebollizione dell’acqua per la cottura della pasta. Cuocete molto al dente (massimo 6 minuti di cottura) Accendete il forno-temperatura a 180° [statico] Tagliate a fettine sottili la toma. A questo punto riempite le cocotte, ungete bene l’interno con l’olio e cospargete di pangrattato. Iniziate gli strati con la pasta, la crema di topinambur e finite con la toma. Ripete l’operazione fino ad esaurimento degli ingredienti. Coprite con della carta stagnola e cuocete in forno per circa 20 minuti. Spolverate con un pizzico di pepe e servite subito.
tocco in più: una manciata di castagne bollite e frullate con i topinambur

Qualche interessante notizia sul caglio vegetale Cynara cardunculus

Caseificio de Juliis

Qualche settimana fa contattammo il Signor Paolo De Juliis del Caseificio De Juliis, chiedendogli di fornirci qualche notizia relativa al caglio vegetale (e le differenze con il caglio microbico), poiché secondo noi c’è ancora molta ignoranza al riguardo, ed è giusto che i consumatori sappiano cosa comprano, ma soprattutto come si nutrono:

La differenza dell’uso del caglio di cardo ‘Cynara cardunculus’ e il caglio animale Abomaso d’agnello nella lavorazione del latte di pecora, sono notevoli.

Il caglio animale è ottimo per la lavorazione del latte ed è usato nella maggior parte dei formaggi, uno dei vantaggi è la sua forza coagulante e la stabilità che da alla cagliata, così come la resa sia in formaggio che nella produzione di ricotta. Unico neo è il gusto ed i profumi che si ottengono con l’uso di questo cagli. In pratica abbiamo, sempre nel caso di formaggi di pecora tradizionali non industriali, un sapore ed un profumo di stallatico e dell’animale di provenienza, un colore bianco che tende al paglierino a stagionatura avanzata ed alle volte sentori di frutta secca. Leggi il resto di questo articolo »

Caglio vegetale, dall’antichità la scelta del futuro?

Si è molto parlato in questi ultimi mesi di caglio vegetale, ma non tutti sanno che già dall’antichità veniva utilizzato per la produzione di formaggi.
I primi riferimenti relativi all’utilizzo di estratti vegetali con attività coagulante sono attribuiti a Lucio Giunio Moderato Columella nel suo trattato De Re Rustica, risalente al I secolo d.C., ma soltanto recentemente tali fonti di proteasi vegetali sono state oggetto di studi scientifici.
In particolar modo, l’utilizzo dei fiori (flosculi) della specie Cynara cardunculus, ha una radicata tradizione, soprattutto in quei paesi dove l’utilizzo dell’abomaso dei ruminanti lattanti è limitato per questioni religiose oppure, come accade in Germania e Olanda, risulta vietato l’utilizzo del caglio di vitello ricombinato, la cui domanda è diminuita di recente soprattutto a seguito dell’incidenza della BSE (nota anche come mucca pazza).
Senza dimenticare che il mercato è sempre più direzionato verso scelte ‘vegetariane': molte aziende hanno compreso la potenzialità dei prodotti ‘vegetariani’ e stanno cercando di dirigere la produzione verso tali scelte, anche perché questo tipo di prodotti non viene consumato solamente dai vegetariani (e vegani). Sempre più persone seguono un regime alimentare misto, e anche se nella loro dieta quotidiana consumano proteine animali, vanno alla ricerca di prodotti di qualità (aumento del consumo dei prodotti biologici e biodinamici), con standard qualitativi di livello elevato e che in alcuni casi è più facile trovare nei prodotti destinati ai vegetariani. Vi è da aggiungere che le aziende produttrici di formaggi con caglio vegetale (e si sottolinea ottenuto da fiori o piante e non come a volte viene erroneamente indicato quello ottenuto da funghi, di costo molto inferiore, che per correttezza andrebbe indicato negli ingredienti come “microbico”) presenti su questo blog sono di piccole dimensioni e fanno della qualità e non della quantità il loro cavallo di battaglia.

bibliografia: sunto di un articolo di Riccardo N.Barbagallo, Marco Chisari, Giovanni Spagna ‘Ingredienti naturali per il settore caseario’-cagli vegetali estratti da Cynara cardunculus Rivista Ingredienti Alimentari Novembre/Dicembre 2009 ed Chiriotti (che ringraziamo per averci omaggiato la rivista).

La Toma del Frà con caglio vegetale ™Kinara

preparazione della toma del frà

Abbiamo chiesto a Luigi Monti, il responsabile della produzione dei formaggi delle Fattorie Fiandino, di raccontarci brevemente la realizzazione della toma del Frà con caglio vegetale ™Kinara, uno dei prodotti a caglio vegetale più richiesti.
Grazie infinite a Luigi per il tempo prezioso che ci ha dedicato.

La toma del frà viene prodotta con latte vaccino al 100%, a differenza di prodotti analoghi che spesso utilizzano anche latte di capra o di pecora, questo per mantenere aromi e sapori delicati e tendenti al floreale. Alla temperatura di coagulazione si aggiungono fermenti lattici e le muffe.  Si tratta di coltivazioni particolarmente pregiate che sono state selezionate per ottenere il miglior risultato possibile in abbinamento con il caglio vegetale. Dopo una prima fermentazione si aggiunge il Caglio Vegetale e, a coagulazione avvenuta si procede al taglio della cagliata.

Toma del Frà, caglio vegetale Fattorie Fiandino

Raggiunto il momento dello spurgo si procede al riempimento degli stampi. A questo punto inizierà la fase di stufatura e,  con la fermentazione della cagliata cominceranno così le prime produzioni di aromi. Di seguito si passerà alla salatura, che nel caso specifico avviene con il sale marino integrale delle  storiche saline Culcasi di Nubia, presso Trapani (presidio Slow Food).
Durante l’affinamento la temperatura e l’umidità svolgeranno un ruolo importante per la riuscita del prodotto, le muffe i fermenti e il caglio vegetale inizieranno una proteolisi conferendo alla “toma del frà” la caratteristica struttura morbida, cremosa, muffettata in superficie.

Toma del Frà

Info caglio vegetale

Caglio vegetale Kinara ™

Abbiamo ricevuto parecchie richieste, anche in privato, da alcuni lettori e consumatori in merito alla possibilità di acquistare il caglio vegetale. Per ora non ci è possibile venderlo, in quanto viene utilizzato esclusivamente per produzione interna e sopperisce a malapena il fabbisogno aziendale.

Sarà nostra cura, appena sarà possibile, informarvi sulle modalità di acquisto presso di noi o al limite indirizzarvi presso aziende che operano in tal senso.

Vi ringraziamo in ogni caso per le richieste, che dimostrano sempre più che il caglio vegetale è entrato nelle vostre case attraverso prodotti di qualità, ma soprattutto che iniziamo a ragionare verso un’alternativa possibile (per il futuro) al caglio animale.

Stay tuned!

I prodotti con caglio Kinara™ da Eataly!!

Kinara TM
Notizia dell’ultima ora!!

La toma LOU BERGIER (Toma a latte crudo e pasta pressata ) il formaggio alla birra, ovvero Frumage Baladin (Formaggio a latte crudo e pasta molle, sostenutacon birra artigianale italiana e malti d’orzo tostati) e la TOMA DEL FRA,’ saranno presenti da oggi 22 Gennaio, fino a Domenica 24 Gennaio presso il reparto Formaggi&Salumi di Eataly, il più grande magazzino di prodotti d’eccellenza gastronomica italiana d’Italia (anzi diremmo, del mondo!!)

Affrettatevi dunque cari amici, per degustare la nostra produzione a caglio vegetale. Occasione unica ed irripetibile!

Perché dire si al caglio vegetale Kinara ™

cynara c
Come dicevamo nel post di apertura del blog, per produrre il formaggio è necessario il caglio. Purtroppo la maggior parte del caglio utilizzato deriva da una sostanza estratta dallo stomaco di animali (vitellini e agnellini, per lo più) molto piccoli. Una delle sostanze usate è la chimosina (enzima) che fino a qualche anno fa non poteva essere sostituita da nessun preparato di origine vegetale.
Esistono alcuni tipi di caglio (tuttora in uso) derivanti da sostanze microbiche/muffe modificate geneticamente, ed erroneamente classificati come caglio vegetale, e per i quali non vi è alcun controllo, poiché nessuna normativa obbliga il produttore a riportare sulla confezione/etichetta l’origine del caglio utilizzato.

Il caglio di origine vegetale si ottiene da una sostanza estratta da fiori di piante che crescono quasi esclusivamente in montagna. Una delle più conosciute è la Cynara Cardunculus. ‘È una specie ampiamente conosciuta in tutto il bacino del mediterraneo per l’impiego -a fini alimentari- dell’infiorescenza a capolino (carciofo) e per le sue proprietà farmaceutiche, oltre che per l’estrazione di agenti coagulanti il latte per la preparazione di formaggi ovini e no’….da Wikipedia
L’utilizzo della Cynara Cardunculus permette al produttore/margaro di creare formaggi molto cremosi, dal sapore delicato, che possono essere consumati in tutta tranquillità da chi segue una dieta vegetariana, che non ammette in alcun modo l’utilizzo di sostanze derivanti dall’uccisione di animali.

Il consumo di formaggi derivanti dall’uso di Kinara ™ aumenterà anche tra tutte quelle persone che non ammettono il sacrificio di vitellini e agnellini, poiché vi sarà sempre più la richiesta di prodotti ‘cruelty free’ .

Nei prossimi post cercheremo di approfondire questo aspetto e soprattutto andremo alla ricerca di produttori in Italia (ma anche nel mondo) che utilizzano esclusivamente caglio di origine vegetale per i loro formaggi.

Cos’è il caglio

IMGP3054 [320x200]Cos’è il caglio.

Come è noto per produrre il formaggio è indispensabile, salvo rarissime eccezioni, utilizzare il caglio. Quello che non tutti sanno è che quello più largamente impiegato è di origine animale, essendo prelevato dallo stomaco di vitellini o altri mammiferi, uccisi per questo unico scopo nei primi giorni della loro vita. Ne esistono però altre varianti (vedi caglio), tra cui una di origine vegetale.
Ma andiamo in ordine:

da wikipedia

caglio (o presame) è una sostanza composta da vari tipi di proteasi (tra cui la chimosina) in grado di scindere la caseina, proteina presente nel latte, e di provocare quindi la coagulazione della massa proteica non più solubile nell’acqua, maggior costituente del latte, che precipita sul fondo a formare la cagliata, poi raccolta e lavorata per fare il formaggio.